IL POTERE DEL CESTINO

IL POTERE DEL CESTINO

Ma non vi sentite in un frullatore anche voi? Una macchina in corsa che se non si sta attenti si va a sbattere. Un cavallo impazzito. Il mondo di oggi. 

Energie spese come se non ci fosse un domani, decine di impegni ogni giorno, giornate che finiscono a "panino" (termine che uso quando dopo una giornata di lavoro ho altri due o tre impegni uno dietro l'altro), e poi.... non vuoi iscriverti a quel webinar dalle 18 alle 19 che tanto sei in macchina?? Non vuoi fare quelle 2 o 3 telefonate durante il tragitto?? E quando arrivi a casa succede che di colpo tutti hanno bisogno di te! Genitori, amici, conoscenti.. di colpo sei il punto di riferimento per tutti. Il fulcro.

E allora partono le dimenticanze, le scuse per essere arrivati tardi alla riunione, o peggio non preparati, il calender con la prima la seconda e la terza colonna. I rimandi dei rimandi dei rimandi. La torre delle priorità, "cosa butti giù oggi?".   E poi ancora l''osteopata (il mio è un santo) che ti scrive per l'appuntamento che avevi, e che hai dimenticato,  proprio mentre il parrucchiere ti sta per tagliare i capelli... Ahhhhhh Baaaaastaaa.

Rallentare. Se non addirittura fermarsi. Di sicuro bisogna cambiare qualcosa. Ma cosa?

Durante un colloquio di counseling una cliente un giorno mi portò una situazione simile, era arrivata al punto che a casa pensava alle cose di lavoro e al lavoro pensava agli impegni che avrebbe avuto a casa, di continuo. E poi era troppo "sotto" con tutto, non riusciva più a capire da dove dovesse partire. Nel frattempo si rendeva conto che fra una cosa e l'altra si perdeva pure nello zapping fra i social.  E allora, assieme, nell'ordine:

️ abbiamo lavorato sul SO-STARE, la mindfulness informale --> quando tagli le zucchine osserva come entra il coltello, che rumore fa, se si bagna.. e' solo un esempio per dire: stai lì, osserva quello che stai vivendo, non pensare al resto, ci penserai al momento giusto.

️ abbiamo lavorato sulla NECESSITÀ DI RICONOSCERE i propri valori. Non valori introiettati bensì intesi come CIÒ CHE PIÙ CI PIACE, CHE PIÙ CI SODDISFA. Questo per allineare gli impegni ai valori ed essere così in grado di operare SCELTE consapevoli. Perché scegliere era ormai diventato indispensabile.

️ abbiamo deciso di ADOTTARE IL CESTINO, un bel cestino da tenere idealmente su una spalla. Perché scegliere presuppone abbandonare qualcosa. E soprattutto perché se si continuano ad aggiunge cose, qualcosa va necessariamente abbandonato.

E così abbiamo iniziato a capire che si poteva BUTTAR VIA qualcosa. Quel che non fa per noi, ciò che non ci serve, ciò che ci leva più energie di quanto ne sia il beneficio, ciò che non abbiamo chiesto né desideriamo.

Quindi il cestino. Oggi la famosa torre delle priorità non basta più, in questo mondo impazzito ci vuole il cestino  Diamoci il permesso di usarlo.

E tu ce l'hai il cestino?



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