FACCIAMO AMICIZIA CON IL VUOTO?

E' incredibile come siamo profondamente attratti da tutto ciò che scarseggia ed è difficilmente disponibile, e che l'idea di perderci qualcosa rende la cosa più attraente. Vedi l'offerta imperdibile, l'opportunità solo per oggi, etc...

E' proprio così.
E perché?

Ritengo che la spiegazione semplice semplice ce la dà il corpo umano: se bevo poco il sistema manda il segnale "l'acqua scarseggia!" ed ecco che subito il corpo umano si attiva per trattenere quella poca che c'è (la cosiddetta ritenzione idrica).

Si tratta quindi di una istintiva risposta al bisogno recondito di "sopravvivenza", che esiste. Esattamente come quando durante il primo lockdown ci siamo letteralmente riempiti il frigo di cibo, io l'ho fatto.

Accade quindi che si sente la necessità di riempire il vuoto che l'assenza crea.
Come nel caso del silenzio durante una conversazione.. siamo già subito pronti a saturare con altre parole. Perché non siamo abituati a sostenere il silenzio, non sappiamo come farlo, e perché del vuoto si ha paura.

Tutto questo accade perché l'umano percepisce l'assenza come MANCANZA.

Per rendere la cosa "più accettabile" talvolta gli abbiamo dato un nome a questa assenza: il freddo in fin dei conti è assenza di calore, il buio è assenza di luce.

Non sarebbe quindi utile smetterla di considerare l'assenza come "mancanza" e cominciare a farci amicizia?


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