BALLARE NELLA PIOGGIA, MA E' DAVVERO SANO?
È sempre più frequente incappare in questo ormai stra-noto noiosissimo mantra: "La vita non è aspettare che passi la tempesta ma è imparare a ballare nella pioggia". Lo sento talmente spesso che quando arriva mi parte un moto ondoso di noia smisurata 
(per essere educati). Anche a voi? Poi penso, che piaccia o no, che questa pioggia-tempesta è il mondo di oggi, e che questo motto tenta di dare risposte e strumenti, per provare ad alzare la testa e prendere un bel respiro.
Cos'è questa PIOGGIA-TEMPESTA? Possiamo definirla per esempio come uno stato critico in cui veniamo a trovarci, un cambiamento che provoca stress, una situazione che ci mette alla prova, che impegna tutte le nostre energie, una situazione "NON" voluta.
In passato pensavo che questo motto fosse stato inventato per giustificare qualsiasi cosa, un motto per accettare passivamente. Una resa ai fatti. O una arresa.
Ebbene, può non essere così.
E sai perché? Perché ci sono tanti modi di ballare
E qui sta la nostra scelta.
BALLARE NELLA PIOGGIA può essere saper "stare con quello che c'è", capire il senso e il perché della situazione in cui ci troviamo, come quel bambino che fino a ieri giocava col duplo e oggi qualcuno glielo toglie e gli mette davanti il lego.. eh! Bisogna capire che cosa ci dobbiamo fare con quella roba lì, per ricominciare a giocare.
Tutto questo è assolutamente sano, per tornare alla domanda iniziale.
Ma BALLARE NELLA PIOGGIA è ANCHE poter decidere che quella cosa lì non fa per noi. È anche darsi il permesso di lasciare andare consapevolmente. Tutto o in parte. Assumendosi la responsabilità. E pure questo è sano.
E allora BALLARE NELLA PIOGGIA per me non è un accettare passivamente, o peggio mettersi per traverso facendo la guerra alla pioggia (e pure alla tempesta...fallimento assicurato).
️ Per me ballare alla fine è ricerca di senso, sapere di poter scegliere come reagire, quanto e come stare, cosa voler prendere e cosa consapevolmente lasciare andare. Non male.
E tu come balli nella pioggia?
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(per essere educati). Anche a voi? Poi penso, che piaccia o no, che questa pioggia-tempesta è il mondo di oggi, e che questo motto tenta di dare risposte e strumenti, per provare ad alzare la testa e prendere un bel respiro.Cos'è questa PIOGGIA-TEMPESTA? Possiamo definirla per esempio come uno stato critico in cui veniamo a trovarci, un cambiamento che provoca stress, una situazione che ci mette alla prova, che impegna tutte le nostre energie, una situazione "NON" voluta.
In passato pensavo che questo motto fosse stato inventato per giustificare qualsiasi cosa, un motto per accettare passivamente. Una resa ai fatti. O una arresa.
Ebbene, può non essere così.
E sai perché? Perché ci sono tanti modi di ballare
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BALLARE NELLA PIOGGIA può essere saper "stare con quello che c'è", capire il senso e il perché della situazione in cui ci troviamo, come quel bambino che fino a ieri giocava col duplo e oggi qualcuno glielo toglie e gli mette davanti il lego.. eh! Bisogna capire che cosa ci dobbiamo fare con quella roba lì, per ricominciare a giocare. Tutto questo è assolutamente sano, per tornare alla domanda iniziale.
Ma BALLARE NELLA PIOGGIA è ANCHE poter decidere che quella cosa lì non fa per noi. È anche darsi il permesso di lasciare andare consapevolmente. Tutto o in parte. Assumendosi la responsabilità. E pure questo è sano.E allora BALLARE NELLA PIOGGIA per me non è un accettare passivamente, o peggio mettersi per traverso facendo la guerra alla pioggia (e pure alla tempesta...fallimento assicurato).
️ Per me ballare alla fine è ricerca di senso, sapere di poter scegliere come reagire, quanto e come stare, cosa voler prendere e cosa consapevolmente lasciare andare. Non male. E tu come balli nella pioggia?Commenta qui: